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La "deontologia" del "giornalismo" militante e dei loro "esperti"

@Topo_Ligio presenta:
Lo strano caso del dottor Orlowsky e di Mr. Hyde
Il "codice deontologico" del "giornalismo" militante e degli "esperti imparziali" di Rai Report
(Prima parte dell'inchiesta) (Seconda parte dell'inchiesta - Appendice: Le liste) (Terza parte integrale - Sintesi)

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“Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell'ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico. Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero. E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre: ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire.”

 

Oriana Fallaci

 

 

  • Il metodo "giornalistico" - In ordine cronologico

 

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8:00 AM · Sep 2, 2018, @RadioRadicale: 

 

#rassegnastampa in onda #stampaeregime a cura di @marcocappato

1.png26.pngRadioRadicale.it02 SET 2018, Fatto in Italia
RUBRICA | di Nicolas Ballario e Oliviero Toscani - RADIO - 15:00 Durata: 34 min 25 sec

 

Discussione su "La Bestia", il sistema di comunicazione virale di Matteo Salvini.

Ospiti in collegamento telefonico, Mauro Munafò e Alex Orlowski (esperto di comunicazione multimediale).

 

Sintesi della trasmissione:

 

Il conduttore definisce Alex Orlowski "uno dei primi hacker italiani."

 

Alex Orlowski (10:00):

 

"Vengono lanciati dalla (Patrizia Rametta) collaboratrice (a suo dire di Luca Morisi e della Lega) dei tweetstorms dove fanno entrare in in trendtopic #FoaPresidente. C'è una centralizzazione dei social e degli attivisti. Il Garante della Privacy e la Polizia Postale dovrebbe darci un'occhiata. Vengono attivate decine e decine di accounts che si twittano tra di loro. E' successo con Marco Perduca, senatore PD/Radicale, attaccato da questa rete che fa capo a Francesca Totolo di Torino, molto legata a Casa Pound e anche alla Lega. Nel caso di #FoaPresidente il tweetsorm fu lanciato da Patrizia Rametta, nota collaboratrice della Lega, nota procacciatrice di fondi per Radio e Tele Padania. ... Bisogna guardarci dentro perché nel momento che non c'è più libertà democratica di confronto sulle reti sociali perché vieni attaccato dallo squadrismo online."

 

 

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Sembra di capire che l'"esperto imparziale" abbia introdotto nel Codice Penale un nuovo pericoloso crimine per cui occorre l'intervento della Polizia Postale, il terribile reato di "ritwittarsi tra loro", che ovviamente si configura come illecito solo se messo in atto da chi ha un'opinione diversa, e non quando "esperti di social marketing politico" creano campagne virali.

 

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Come nella trasmissione "La fabbrica social della paura" di Giorgio Mottola per Rai Report dell'11/11/2019 (trascrizione), l'unica prova fornita dell'esistenza di "migliaia di account bot", è: "Alex Orlowski afferma che esistono". Il fondamento del giornalismo democratico è la verificabilità delle fonti. In questo caso vige l'obbligo di credergli sulla parola, nonostante sarebbe stato semplice e doveroso fornire la lista dei fantomatici "account bot" in modo che chiunque potesse verificare se sono dei bot oppure persone reali. È ipotizzabile che l'unica opposizione legale che potrebbe opporre la Rai nel fornire la lista è "pubblicare la lista violerebbe la privacy degli utenti". Ciò dimostrerebbe implicitamente che neanche la Rai ha la certezza che non sono delle persone reali ma dei bot senza diritto alla privacy. 26.png6:48 PM · Sep 2, 2018, @PatriziaRametta

 

io sono qui non ho che questo account ci metto la faccia... porto avanti le mie idee SENZA PRENDERE UN EURO DA @lumorisi LA @LegaSalvini


PROCACCIATRICE DI FONDI PER @radioPadania? @alex_orlowski DA DENUNCIA! PRETENDO UNA RETTIFICA. VOI PIUTTOSTO DA CHI SIETE PAGATI??

 

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8:50 PM · Sep 2, 2018, @alex_orlowski: 

 

Sempre la stessa tecnica da #tweetstorm squadrista, mettono in mention i loro amici fake, che gestiscono decine di account, e fanno partire gli attacchi e le vessazioni online. @RadioRadicale @DavidPuente @lastknight viene tutto monitorato. @StevenForti @jacopo_iacoboni

 

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È facilmente verificabile che svariati utenti taggati non sono "amici fake" ma persone reali, alcuni con nome e cognome. È evidente che i social servono per comunicare con più persone ed è un controsenso accusare qualcuno di "mettere in mention i loro amici". Notate la coerenza dell'"esperto" che per lanciare questa accusa "mette in metion" i suoi amici. Contro Patrizia Rametta e Francesca Totolo vengono lanciate delle accuse su una radio finanziata dallo Stato, senza contraddittorio, replicate ossessivamente in più servizi su Rai Report davanti a milioni di spettatori, ma quelli che "fanno partire gli attacchi e le vessazioni" sono i cittadini che si difendono con i pochi mezzi offerti dai social. Un innovativo concetto di democrazia, di deontologia giornalistica e di parità di accesso ai mezzi di comunicazione di massa.

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8:53 PM · Sep 2, 2018, @alex_orlowski Replying to @PatriziaRametta:

 

ho detto che viene pagata? lei smentisce che si occupa di raccolta fondi e finanziamenti di attività? Non lo dico io. @radioradicale @rollingstoneita

 

 

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  • Poco dopo compare un utente "anonimo"

 

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12:21 AM · Sep 3, 2018, @Italy****:

 

Patricia Rametta here the proof. https://imagebin.ca/v/****

Traduzione: Patrizia Rametta ecco la prova

 

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26.png12:25 AM · Sep 3, 2018, @Italy****:

 

this is the proof that Mrs. Rametta works to finance Padania Tv or Radio https://imagebin.ca/v/**** @jacopo_iacoboni @RollingStoneita @RadioRadicale

Traduzione: Questa è la prova che la signora Rametta lavora per finanziare Padania TV e Radio Padania.

 

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(*) Il link rimanda ad uno screenshot su Imagebin di uno scambio di email di Patrizia Rametta con Stefano ****, e presumibilmente con ****. Si tratta di una delle email rubate alla signora Patrizia Rametta e a i suoi interlocutori, probabilmente nel febbraio 2018 quando gli hacker rubarono le email dai server della Lega.

 

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Le email rubate circolano dal febbraio 2018, ma ad oggi su questo fatto specifico non risulta nessuna indagine giudiziaria nei confronti della signora Patrizia Rametta e i suoi interlocutori. E' dunque ipotizzabile che il contenuto non abbia nessuna rilevanza penale e che l'unico reato certo commesso da qualcuno sia stato ai danni di Patrizia Rametta attraverso il furto e la pubblicazione delle email. Visto che l'autore della pubblicazione dell'email rubata si è nascosto dietro ad un account "anonimo", dimostra di avere dei forti dubbi sulla legalità della propria condotta, altrimenti lo avrebbe fatto con l'account pubblico. Riguardo a questi abusi, al furto delle email, alla loro diffusione e alla pubblicazione del contenuto anche sui giornali nazionali, rimandiamo all'appendice giuridica al termine di questo report.

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  • Torniamo indietro di pochi giorni

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1:43 AM · Aug 15, 2018, @Italy****:

 

Are you ready for an antifascist SHITSTORM? How to destroy the hate BotNet of @lumorisi @PatriziaRametta and let's put together @francescatotolo plus friends

Traduzione: Sei pronti per un SHITSTORM antifascista? Come distruggere l'odio dei BotNet di @lumorisi @PatriziaRametta @francescatotolo e amici

 

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26.png10:20 PM · Aug 23, 2018, @Italy****:

 

@PatriziaRametta come stà Stefano del Vecchio ? Ha mandato i soldi da Hong Kong per il sovranismo? Come va con gli account fake? #foapresidente? con @lumorisi funziona bene la macchina dell'odio? @Agenzia_Ansa @arcangeloroc

 

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  • Andiamo avanti

 

“La stampa non vuole informare il lettore, ma convincerlo che lo sta informando.”
Nicolás Gómez Dávila

 

 

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11:13 AM · 7 nov 2018, @alex_orlowski:


In questo articolo di #panorama entro in dettaglio su come funziona la propaganda social , specialmente quella becera della #Lega Grazie per l’intervista #Panorama

 

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Estratto dell'articolo di Panorama con l'intervista ad Alex Orlowski:

 

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Sintesi dell'intervista:

 

"I più aggressivi sui social sono quelli di CasaPound, Generazione Identitaria ... quelli di destra manipolano la discussione pubblica, costruiscono fake, usano troll. Dominano la scena."


E tu? Le sai costruire le false notizie?


"Chiaramente saprei costruirle ed è per questo che so contrastarle."


Alessandro Orlowski spiega che Twitter, Facebook possono essere davvero la lavatrice delle masse e che il pensare comune può essere adulterato con una tastiera.

 

"Una volta si era hacker per mostrare le vulnerabilità, le falle del sistema. Adesso bisogna conoscere le tecniche di phishing (adescamento, ndr) e contro-propaganda online per impedire di farsi danneggiare dagli altri. È un mezzo di difesa".


Nell'ufficio, a lavorare per Alex, c'è un software engineer russo che mi mostra quanto sia facile attraverso un piccolo circuito, una scatola grande quanto un pacchetto di sigarette, trafugare dati sensibili.

 

Orlowski fa un esempio di comunicazione guasta: le polemiche scatenate sul nome di Marcello Foa presidente della Rai. Indicato da Lega e M5s.

 


"Ebbene, per incitare e sostenere la candidatura di presidente della Rai, sul web è partita una importante campagna di sostegno." Chi la conduceva? "Profili pro-Lega e profili dall'identità incerta e i risultati hanno dell'inverosimile. Mi attengo a quello che testimoniano i dati di monitoraggio su Twitter.

 

 

Faccio l'esempio di Patrizia Rametta, responsabile della Lega donne in provincia di Siracusa. In un mese, da agosto a settembre, questa donna, che non è certo un personaggio noto al grande pubblico, è stata menzionata ben 63.500 volte. Più del rapper Fedez. Il 31 luglio scorso, Rametta digita questo tweet:

 

 

"Alle 20. Tweetstorm #Foapresidente unitevi e ritwittate dedicate due parole a un uomo libero Marcello Foa grande giornalista e presidente ottimale per una nuova Rai".

 

 

È stato retwittato 445 volte. L'hashtag #Foapresidente è diventato tendenza su Twitter nel giro di poche ore al punto da far scrivere a Luca Morisi, lo spin doctor che segue i social per conto di Matteo Salvini, che "Gli italiani vogliono Foa presidente. Punto". È come se si fossero svolte delle elezioni sul nome di Foa. "Ma a partecipare non sono stati solo gli italiani ma anche profili di incerta identità". Quelli che chiami bot? "Esatto". Consapevole della accuse, ovvero di aver messo su una fabbrica di bot a sostegno di Salvini, Morisi ha replicato proprio su Twitter a chi lo accusava: "Non si tratta di profili fasulli, questo è il bello (o il brutto) per voi veri troll".

 

Nell'intervista, "l'esperto imparziale" confessa di saper costruire notizie false e di conoscere le tecniche di pishing per rubare i dati, ma ancora una volta, contro chi accusa, non mostra una sola prova verificabile. Trapela però un'implicita invidia per Patrizia Rametta, che gratuitamente, riesce a fare comunicazione social meglio di quanto faccia lui facendosi pagare dai suoi clienti. 

 

Afferma che "per incitare e sostenere la candidatura di presidente della Rai, sul web è partita una importante campagna di sostegno". Ultimamente si è tenuta una campagna social da parte dei sostenitori del Governo Conte, del M5S, di Marco Travaglio e del Fatto Quotidiano a difesa di Lucia Calvosa, la consigliera del Fatto Quotidiano nominata alla presidenza dell'Eni, eppure verso questa propaganda social non sono state mosse le stesse accuse. Piero Sansonetti è stato insultato da Marco Travaglio e linciato sui social per aver denunciato l'anomalia di quella nomina, ma nessuno a sinistra si è alzato in sua difesa denunciando (cit. Alex Orlowski): "Non c'è più libertà democratica di confronto sulle reti sociali perché vieni attaccato dallo squadrismo online." 

 

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Nel tweet del 23 agosto 2018, @Italy*** scrive gli stessi concetti espressi a Radio Radicale da @alex_orlowski il 2 settembre 2018 e nell'articolo del 23 settembre 2019 del "giornalista" Andrea Palladino che viene postato da @alex_orlowski.

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7:16 PM · 23 set 2019@alex_orlowski:

 

Vi ricordate quando parlavo di certe persone in Sicilia della Lega (Patrizia Rametta)... e di collegamenti con l'estrema destra? E venivo attaccato da orde di account con insulti? Lo raccontavo un anno fa. Ebbene non è finita qui. #facciamorete #facciamoresistenza

 

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"Certe persone in Sicilia della Lega" è ovviamente riferito alla siciliana Patrizia Rametta.

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L'articolo del "giornalista" Andrea Palladino nella versione stampata:

 

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L'articolo su Repubblica del "giornalista" Andrea Palladino è misteriosamente scomparso dall'indicizzazione di Google ed è reperibile solo su DuckDuckGo e Bing, non su Google, che riporta solo la copia pubblicata da un utente Facebook.

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Estratto dell'articolo del "giornalista" Andrea Palladino su Repubblica:


"Un finanziamento per il gruppo di estrema destra Generazione Identitaria è stato il passepartout per un imprenditore italiano attivo ad Hong Kong, affascinato dal verbo leghista. La carta giusta per arrivare ad Armando Siri, con in tasca la promessa di un finanziamento per diffondere «il messaggio di Salvini». Un imprenditore sconosciuto, Stefano Del Vecchio. Sessant’anni, originario di Udine, è attivo nel settore del design italiano tra Usa ed estremo oriente, senza nessun passato politico noto. I dirigenti dell’organizzazione mandano subito una email di risposta: «La tua donazione ci commuove ed onora, si legge nel testo, pubblicato nel database del *consorzio di giornalismo investigativo Occrp insieme ad altre comunicazioni di dirigenti della Lega, sottratte lo scorso anno da alcuni hacker.


Passano due giorni e l’imprenditore gira l’email di ringraziamento a Patrizia Rametta, responsabile donne del partito di Salvini a Siracusa, attiva sui social nella propaganda anti Ong. Quel testo parte subito per Milano: «Caro Armando, ti faccio copia e incolla della email che ho avuto da Stefano – scrive Rametta in una email a Siri - te la invio per farti capire che è uno che ci crede, ha i mezzi e non si ferma. Mi auguro che possa essere un aiuto consistente per Lega Noi Con Salvini». Il contatto è ormai avviato. Nei giorni successivi c’è un fitto scambio di messaggi tra Rametta, l’imprenditore, Armando Siri e il suo assistente Marco Perini

 

L’appuntamento viene fissato per l’11 giugno 2017 presso l’associazione Spazio Pin. Il motivo dell’incontro era chiaro fin dall’inizio: un «finanziamento per attività che possano espandere il messaggio di Salvini», scrive Patrizia Rametta. La dirigente leghista di Siracusa assicura a Repubblica che l’incontro fu negativo. Secondo la sua versione era stata contattata da Del Vecchio su Facebook. Salvini e Generazione identitaria si sono più volte incrociati, con una convergenza evidente sul tema delle migrazioni."

 

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Il "giornalista" si è letto tutte e 70.000 le email rubate alla Lega per trovare proprio quella email? Ha scritto un articolo "giornalistico" riferendo un fatto che ad oggi non ha nessuna rilevanza penale e che ha detta dei protagonisti non avrebbe prodotto un finanziamento alla Lega. Dunque, dov'è la notizia?

*(Il "consorzio di giornalismo investigativo Occrp" è finanziato tra gli altri da Open Society di George Soros. "Casualmente" Occrp pubblica 70.000 email rubate alla Lega.)

 

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Per capire in cosa consiste una notizia, ecco un esempio di un finanziamento "disinteressato" andato invece a buon fine:


"Matteo Renzi e Open: Quegli 800mila euro dall'imprenditore Gianfranco Librandi (poi candidato ed eletto), ex deputato Pd passato con Italia Viva, ha donato alla fondazione cifre da record."

 

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8:05 PM · 23 set 2019, @alex_orlowski Replying to @danipratolongo:

 

se non mi fermano, certe cose le ho dette a molti giornalisti che non hanno poi voluto parlarne.

 

 

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L'"esperto" non si domanda perché "certe cose le ho dette a molti giornalisti che non hanno poi voluto parlarne"? Che ci sia di mezzo la Costituzione Italiana, il Codice Penale e il Codice Deontologico dell'Ordine Dei Giornalisti in merito alla violazione della corrispondenza, al suo furto, diffusione e pubblicazione sui giornali?

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  • La "deontologia"di chi "ne ha voluto parlare"

 

“Ovunque la gente confonde ciò che legge sui giornali con le notizie.”
Abbott Joseph Liebling

 

“La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo,

e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.”
Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn

 

 

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5:01 PM · Apr 19, 2020, @andreapalladino, "giornalista" di Repubblica e La stampa:

 

Tra gli utenti del gruppo Telegram che si sta organizzando per manifestare con #ForzaNuova il #25aprile anche l'indentitario Luca Donadel. In esclusiva su @lastampa.

 

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6:14 PM · Apr 19, 2020, @realDonadelLuca Replying to @andreapalladino and @LaStampa:

@andreapalladino sei un ridicolo mistificatore. Io NON ho alcun rapporto con FN
(Forza Nuova) e su quel gruppo NON ho mai scritto neanche una frase (cosa peraltro verificabile da chiunque). Mi dissocio nella maniera più assoluta da questo articolo diffamatorio, clickbait squallido

 

 

 

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26.png10:06 PM · Apr 19, 2020, @realDonadelLuca Replying to @andreapalladino and @LaStampa:

 

Come ti ho già scritto in DM (messaggio privato) invito te e @LaStampa a rettificare pubblicamente e ti diffido dall'associarmi a Forza Nuova e a quel gruppo Telegram. Inoltre pubblica gli screen senza tagliarli: come può leggere benissimo chiunque sono stato aggiunto da questa "Real Manu"

 

 

 

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Per dimostrare al "giornalista" Andrea Palladino che in quel gruppo Telegram chiunque può aggiungere un altro utente senza il suo consenso, @realDonadelLuca scrive in privato al "giornalista" Andrea Palladino di averlo aggiunto a quel gruppo, e spiega pubblicamente la logica della sua provocazione.

26.png11:51 AM · Apr 20, 2020, @sonoclaudio:

 

 

.@realDonadelLuca, tu sei una persona di merda. E, visto che sei una merda, non mi faccio scrupoli a pubblicare il #DM (messaggio privato) che hai inviato ad @andreapalladino, in maniera che tutti lo vedano. Questi metodi del cazzo e diffamatori, usali con i tuoi amici, cialtrone.

 

 

 

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(**) Dunque, @sonoclaudio pubblica sui social la corrispondenza privata inviata da @realDonadelLuca al "giornalista" Andrea Palladino. Ne dobbiamo dedurre che gli è stata fornita dall'amico "giornalista" oppure che l'account @sonoclaudio è... Come già detto, riguardo a questi comportamento rimandiamo alla appendice giuridica al termine del report.

 

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11:51 AM · Apr 20, 2020, @sonoclaudio Replying to @realDonadelLuca and @andreapalladino:


Contesta l'articolo, ma non usare metodi di merda come quello che hai usato (si chiama diffamazione, Luca). Una verità l'hai scritta: Andrea è mio amico e io sono orgoglioso di essere suo amico.

 

 

 

28.pngRicapitolando. Il "giornalista" Andrea Palladino scrive suoi social e su La Stampa che "Tra gli utenti del gruppo Telegram che si sta organizzando per manifestare con #ForzaNuova il #25aprile anche l'indentitario Luca Donadel", però il diffamatore sarebbe Donadel, che si difende sui social, e non chi su la stampa nazionale lo ha associato a Forza Nuova. Un altro luminoso esempio dell'innovativo concetto di democrazia, deontologia giornalistica e di parità di accesso ai media.

26.png8:36 PM · Apr 20, 2020, @realDonadelLuca  Replying to @mastro_peter:

 

Scrivilo a Palladino e al suo articolo in cui mi cita in un fatto in cui sono totamente estraneo. Ho fatto questo tweet visto che non rettificava l’articolo per dimostrare che su Telegram chiunque può aggiungerti a gruppi terzi senza il tuo consenso

 

 

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Il risultato è che @BeppeGiulietti, (parlamentare in cinque legislature dal 1996 al 2013, con Progressisti, DS, Ulivo, IDV, etc.), è dunque, in virtù di questa sua limpida e documentata indipendenza dalla politica, eletto dal 2015 al 2023 come Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), invece di applicare il Codice di Deontologio e il Testo Unico dei Doveri del Giornalistica per difendere un cittadino illegittimamente associato a Forza Nuova, risponde così:

 

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5:02 PM · Apr 20, 2020, @BeppeGiulietti: 

 

https://articolo21.org/2020/04/andrea-palladino-nel-mirino-dellestrema-destra/
Nel mirino degli squadristi anche @andreapalladino perché ha svelato su @LaStampa
la loro intenzione di marciare il #25Aprile

@FnsiSocial @Maumol @PBerizzi @CarloVerdelli @Viminale @mmauripd @andreapurgatori @grazidimambro @Anpinazionale @Artventuno.

 

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8:40 PM · Apr 20, 2020, @realDonadelLuca Replying to @BeppeGiulietti @andreapalladino:


Ma qua siamo all’assurdo. Io NON sono uno squadrista e non ho intenzione di marciare da nessuna parte. Palladino ha scritto un articolo in cui mi citava in fatti a cui sono estraneo e ho chiesto di rettificare l’articolo e così è stato

 

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Questi sono solo alcuni fulgidi esempi del "giornalismo libero", che invece di indagare su chi detiene il potere politico, economico e governativo, facendo da cane da guardia della democrazia, preferisce accucciarsi con l'osso i bocca, mordendo e attaccando quotidianamente sui media dei cittadini che esercitano nei confronti del potere la loro libertà pensiero e di parola stabilito dalla Costituzione Italiana, senza mai avere il diritto di replica con la stessa parità accesso ai media a disposizione dei "giornalisti".

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Apr 29, 2020, Luca Donadel: Sono stato diffamato da La Stampa e dal sindacato dei giornalisti

 

 

VIDEO:

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  • I successi del moralizzatore della politica

 

 

15 Giugno 2016 - Elezioni Perù, un italiano mago dei social dietro la vittoria di Kuczynski:

Senza la campagna web avrebbe perso”. Alex Orlowski, è stato nello staff del presidente eletto. Ha scelto i giovani che hanno condotto la campagna, ha indicato strategie, contenuti, modalità ... ha fatto corsi di ogni tipo, sulla democrazia, sul voto di scambio, sulla corruzione e sui social media. Ribaltando l'opinione corrente sui candidati.

 

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22 marzo 2018 - Perù, il presidente Kuczynski si dimette prima dell'impeachment.

Il passo indietro per evitare una nuova mozione per la messa in stato di accusa dopo lo scambio di voti, testimoniato da un video, che gli aveva permesso di restare alla guida del Paese in cambio dell'indulto all'ex dittatore Alberto Fujimori. Kuczynski veniva accusato di aver ricevuto una tangente di 4,5 milioni di dollari mentre era ministro dell'Economia del governo Toledo.

 

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20 aprile 2019 - Perù: fino a 3 anni carcere per Kuczynski.

Un giudice peruviano ha ordinato oggi che l'ex presidente Pedro Pablo Kuczynski rimanga in detenzione preventiva fino a tre anni, fino a quando giunga al termine un'inchiesta che lo vede accusato di riciclaggio di denaro. L'ex capo di Stato era stato arrestato la settimana scorsa per un presunto pagamento di una somma pari a quasi 800.000 dollari dal gigante delle costruzioni brasiliano Ordebrecht, oltre dieci anni fa.

 

 

A quanto pare, il moralizzatore "ha fatto corsi di ogni tipo, sulla democrazia, sul voto di scambio, sulla corruzione", ma si è dimenticato di tenerli anche anche al suo cliente Kuczynski, poi arrestastato per corruzione e voto di scambio.externalcontentduckduckgocom3.png

  • Appendice giuridica

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Costituzione Italiana, articolo 15:

 

La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

 

 

Codice Penale, Articolo 595:

 

Chiunque comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno.

 

Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni.

 

Se l'offesa è recata col mezzo della stampa [57-58bis] o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [2699], la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni.

 

 

Articolo 615 ter:

 

Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.

 

 

Articolo 616:

 

Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prender cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno.

 

Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto della corrispondenza, è punito, se dal fatto deriva nocumento ed il fatto medesimo non costituisce un più grave reato, con la reclusione fino a tre anni.

 

Agli effetti delle disposizioni di questa sezione, per "corrispondenza" si intende quella epistolare, telegrafica o telefonica, informatica o telematica ovvero effettuata con ogni altra forma di comunicazione a distanza.

 

 

Articolo 617 quater:

 

Chiunque fraudolentemente intercetta comunicazioni relative a un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

 

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, la stessa pena si applica a chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma.

 

 

 

Articolo 618

 

Chiunque, fuori dai casi preveduti dall'articolo 616, essendo venuto abusivamente a cognizione del contenuto di una corrispondenza [616] a lui non diretta, che doveva rimanere segreta, senza giusta causa lo rivela, in tutto o in parte, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a sei mesi.26.png

  • Note

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(*) La stesura di queste parti ha posto dei dilemmi etici. Da una parte esisteva il dovere di documentate i fatti (e forse dei reati), dall'altra di evitare di violare la legge e la privacy delle persone che hanno subito il furto e la pubblicazione delle email. È stata dunque scelta una via di mezzo che tutelasse le parti lese, censurando il contenuto dell'email e l'username dell'autore del tweet, pur fornendo le prove che questa violazione è avvenuta. Dal momento che questo materiale è già facilmente reperibile online, sarebbe comunque impossibile e inutile farne una censura totale, obbligando il lettore a credere sulla parola senza neanche questo minimo supporto documentale.

 

 

(**) Siccome questo messaggio privato è stato ormai ampiamente diffuso sui social da @sonoclaudio, ed essendo un passaggio fondamentale per comprendere l'eticità di questi comportamenti, la sua censura sarebbe apparsa ipocrita e controproducente negli interessi di chi ha subito questo trattamento.