L'FSB - responsabile del controspionaggio civile e militare, dell'antiterrorismo e della sicurezza dei confini - è stato in prima linea nella guerra di Putin all'Ucraina. Non sorprende quindi che l'invasione abbia avuto un profondo impatto sulla sua missione. Prima della guerra, il Servizio di Sicurezza aveva due dipartimenti dedicati all'Ucraina, uno incentrato sulla raccolta di informazioni in Ucraina e l'altro incaricato di contrastare gli sforzi di spionaggio ucraino contro la Russia. Dopo l'invasione, l'FSB è stato quasi completamente assorbito dalla guerra, adottando un approccio "all hands-on-deck". In pratica, ciò significa che oggi tutti i dipartimenti sono fortemente impegnati a sostenere lo sforzo bellico russo - compreso il Dipartimento per la Sicurezza Economica, ora incaricato di aiutare la Russia a sopravvivere alle sanzioni occidentali; e l'Unità per la Protezione della Costituzione, che è stata recentemente incaricata di imporre l'appropriato stato d'animo favorevole alla guerra in tutto il mondo accademico, nelle università e nelle scuole. L'obiettivo principale è garantire la stabilità del regime durante la più grande crisi che Putin abbia mai affrontato. La portata di questo cambiamento è senza precedenti e non può essere paragonata al precedente sostegno dell'FSB in tempi di crisi o di guerra. L'eccessiva concentrazione dell'FSB sulla guerra in Ucraina ha inevitabilmente portato al secondo cambiamento chiave nel suo modo di operare: la militarizzazione del servizio civile interno russo. Questa trasformazione è forse meglio esemplificata dal coinvolgimento dell'FSB nel cosiddetto "filtraggio" dei cittadini ucraini. Installate in territorio russo o ucraino occupato, molte di queste strutture di filtraggio - alcune delle quali sono campi - sarebbero gestite dall'FSB. Il loro scopo finale è quello di identificare i membri delle forze armate e di polizia ucraine, reclutare collaboratori, estrarre informazioni potenzialmente utili e raccogliere "testimonianze" sui crimini di guerra ucraini. È stato riferito che gli agenti dell'FSB interrogano, torturano, rilevano le impronte digitali, analizzano i telefoni personali alla ricerca di dati e ispezionano gli account dei social media e i messaggi personali dei civili ucraini. In alcuni casi, gli ucraini sono stati costretti a registrare video di disinformazione che accusano i reggimenti neonazisti ucraini di aver commesso atrocità di guerra. I numeri complessivi sono difficili da stabilire: I dati del Dipartimento di Stato del luglio 2022 stimano che tra 900.000 e 1,6 milioni di ucraini siano stati interrogati, detenuti e deportati con la forza dalle autorità russe; le stime ucraine del dicembre 2022 parlano di almeno 2,8 milioni. Anche se le stime più conservative sono vere, non sorprende che tutti gli ufficiali dell'FSB siano ora idonei a essere impiegati per tour di tre mesi in Ucraina. Sebbene il Servizio di sicurezza si sia impegnato in simili operazioni di filtraggio in precedenti conflitti - più recentemente nelle guerre cecene - la portata del suo attuale impegno è senza precedenti.
Agentura.Ru
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