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La (non) psicologia di John.

John non ha psicoloogia. Non trattiene pensieri. Tutti i suoi gesti sono esteriori. Confrontandosi con una civiltà mentale e subdola, è costretto a soffrire. Le azioni dell'uomo sono celate. John è un mago. Per entrare nella mente di John bisogna fare cio che lui fa. Come un puzzle, lentamente, l'immagine si formerà. Il performer comprenderà l'idea che comprende ogni immagine. Lo straparlare di John è dettato dall'incapacità di pensare. Non ha un filtro, un giudice, una regola, una morale. John pretende di poter fare tutto. La legge di John è quella magica: se Vuoi, puoi. John cerca il desiderio. Il volere. E tutti i metodi per accrescerlo. John è anestetizzato. John ha troppi desideri. I desideri sono fili, traiettorie. I desideri di John devono diventare sempre piu complessi per soddisfarlo. I desideri di John sono matasse. In quella matassa c'è spazio per larve, insetti, intrusi. In quelle matasse di desideri entra di tutto. Pulviscoli medievali, particelle rinascimentali, moscerini preistorici. Smatassando il groviglio John trova reperti archeologici, emblemi antichi, idoli di divinità pagane, frammenti paleolitici e lingue astratte. John è in contatto con il big bang e cio che lo precede. John è l'uomo del futuro perchè cammina all'incontrario. Il suo di dietro, è il tuo davanti.
Il performer è chiamato ad astenere il giudizio. A ripetere le performance che hanno fatto nascere John. A estraniarsi da tutti e tutto. A diventare un cosmo il cui corpo pensa. La cui bocca ha solo sillabe, frammenti di suoni. Il suo linguaggio è prescrittura. John parla tutti i linguaggi simultaneamente.
L'azione di John è magica. La gente del mondo vuole costringerlo a ragionare, a calcolare costi e benefini delle sue azioni. A basarle su una struttura fissa, formata, etica, morale. Ma John non ha morale, ne struttura. Perciò John non può calcolare.
Il problema di John è trovare chi come lui è in grado di plasmare pensando, di abbattare lo spazio tra l'idea e l'azione, di unificare il desiderio con la sua realizzazione.
Il performer viene spesso chiamato a interrempere un'azione per cominciarne un'altra. L'obiettivo del trainer è rompere il nesso dell'attore con il suo pensiero calcolatore ed il suo pensiero emotivo. Nel teatro occulto l'emozione è un pensiero strutturato. Perciò è maya, illusione. Il trainer dovrà svolgere il duro compito di portare l'attore - che spesso proviene da una formamentis economica, in senso di causa effetto e convenienza - ad apprendere il pensiero magico. Nella magia il piccolo ed il grande coincidono. Il soggettivo è oggettivo. La mente esterna è il tuo cervello. Chi ti osserva legge i tuoi pensieri nel mentre che li fabbrichi. Non c'è spazio per calcolo o menzogna. La confessione è continua. La condanna è altrettanto continua. La società dovrà spingerti a perdere connessione con il tuo corpo, poi con la tua mente e a rifugiarti in mondi onirici. Se hai la fortuna riuscirai a scrivere e disegnare. Se hai fortuna potrai considerarti un artista. Ma la società non ha posto per te. Non ha corpo per te. Non ha mondo per te. Questo è il modo di pensare che dovrà entrare via via nella mente del performer. La produzione di un diario di feticci è un punto fondamentale del processo formativo. Il performer svilupperà lentamente un suo vocabolario magico. Un suo dizionario di incantesimi. Un suo personale modo di vivere il corpo e di usare i suoi fluidi. Il percorso formativo non è facile per chi ha una struttura rigida di pensiero. La psicologia è lontana dal tollerare o giustificare il pensiero magico di John. Al piu verrà confinato in uno scenario "borderline" o "narcisista". Persino i maghi non capiranno il suo atteggiamento - troppo chiusi come sono a ripetere dogmi, riti e modalità inventate da veri John del passato. Perciò un rito funziona solo per chi lo ha creato. Suo è il suo corpo unico. Sua è la mappa unica di quel corpo. Suo - del performer - è il codice con cui esso potrà parlare con la mente dello sciame. Lo sciame nel teatro occulto è l'animalizzazione reificazione dell'idea di spirito. Spirito del tempo, demone, custode invisibile, antenato. Tutto ciò che si riferisce ad una forza occulta in grado di entrare nei corpi e poterli muovere dall'interno. Nel film "il miglio verde" viene rappresentato uno sciame di insetti. L'esorcista mago è in grado di aspirare il male dai suoi pazienti e liberarlo nell'aria. Questa visione è l'esatto inverso - com'è logico che sia - della visione di John. Il mago non è un'essere in grado di estirpare il male da un corpo sano. Il mago è un essere in grado di inserire il male all'interno di una sacca vuota. Nel paradigma Occulto il male è semplicemente un sinonimo di "l'oscuro". E oscuro è semplicemente "celato" o "sotterraneo". La psicologia lo chiama inconscio. La psicologia presuppone dunque l'esistenza di un conscio. Nel paradigma del occulto invece non c'è affatto nessun conscio. Il conscio è una meccanicizzazione ben cristallizzata di un inconscio collettivo generato ed espansosi nei secoli. Il punto zero di creazione di questo campo colettivo è sempre un'azione magica, la creazione di un taboo. Quello che i sociologi chiamano "regolamentazione" al di fuori del quale c'è la devianza. Nel paradigma magico non c'è regola creata da menti coscenti. Non c'è legge giusta. Una legge giusta è una modifica di una precedente legge ingiusta. Si lavora modificando il lavorato. La società è un meccanismo di occultamento della realtà. La magia è un prendere il celato come unica cosa esistente. Perciò John, fuori dal tempo, è continuamente a tu per tu con le mente che questa società hanno creato. La visione messicana, sudamericana, sciamanica del mondo è molto simile a quella di John. Il mondo ha leggi concrete ed invalicabili. Non per nulla, perchè non deve disgregarsi. I creatori di questo mondo sono esseri che hanno generato un campo di obblighi (la gravità, l'inerzia e le altre leggi fisiche e biologiche). Queste leggi sono state assemblate da maghi o demiurghi. Non sono leggi che regolano il tutto. Il tutto è la mente. Il tutto è esterno al creato. Il tutto è principio creativo. John vive perciò in eterno conflitto con la realtà.
Qual'è l'obiettivo terapeutico o l'impatto sociale dell'operare di John - potrebbe chiedersi qualcuno?
La società è retta da un piccolo gruppo di persone che operano al livello di John. A loro sono state concesse tutte le risorse del pianeta. Loro è l'obbligo di nascondere la realtà aumentando via via il peso delle falsità e delle scienze dell'apparenza. La società attuale vuole farti credere che serve un esperto o un parere esterno per basare le tue azioni. John e figure come John hanno negli anni reso possibile all'umanità una lenta ma continua presa di coscienza. A questa presa di coscienza sempre segue un incattivimento dei processi di soppressione e regolamentazione della vita degli uomini-piantagione. L'uomo viene coltivato sempre piu in piantagioni. La "normalità" ed il pensiero collettivo vengono sempre piu premiati. Perciò se da un lato i John aumentano, dall'altro sono sempre piu costretti a vivere come insetti. Nascosti, taccheggiati in continuazione da società segrete in grado di eliminare, distruggere o sfruttare il potere dei Johns.
Un'altra figura nel teatro occulto è il nemico. Il nemico di John è sicuramenten l'uomo comune. L'uomo comune è l'agente inconsapevole della soppressione della libertà. Proprio la sua inconsapevolezza permette all'uomo comune di essere spietato senza accorgersene. L'indifferenza è il tassello fondamentale di un'azione crudele. Uccidere, distruggere, eliminare. Cose che riescono meglio se fatte in modo freddo e distaccato. L'uomo comune pensa di essere intelligente mentre è l'esatto opposto. L'uomo comune con il suo fare spocchioso, reprime ogni forma di intelligenza. I dubbi vengono poi curati dalla scienza.
L'altro nemico invisibile - e piu potente, ma anche piu interessante - è la presenza di maghi nemici a John. Questi maghi sono ontologicamente inferiori a lui quanto a coscienza. Sono però piu coscienti dell'uomo comune. Questi maghi sono i detentori del potere materiale. Sono le società segrete. In queste società la magia viene data a rate, centellinata, regimentata in percorsi fissi. Il performer è quindi iniziato a conoscere la vera libertà creativa e a baipassare ogni forma di tradizione. John è fratello di Paracelso, Meister Eckart, il monaco del Neti Neti e tutti gli iniziatori. John è padre, insieme ai suoi fratelli, di tutti gli iniziati.
John è fantozzi. Il fantozzismo di John deriva dal vedere un totale fallimento istantaneo delle sue azioni. Come un pesce che muove la pinna quando giace sulla sabbia. La pinna - utile sott'acqua - non ha nessun potere nel dargli una locomozione idonea su superfici non subacque. Lo stesso sistema d'ossigenazione del pesce non funziona all'aria aperta. Ogni animale ha un suo sistema di ossigenazione. L'ossigeno di John è cio che l'uomo chiama fantasia. L'antiossigeno di John è cio che l'uomo chiama realtà. Il performer è dunque chiamato ad un lento ristrutturamento delle sue barriere percettive. La soglia di allerta cresce, l'ansia ne è una conseguenza. Il treiner dovrà quindi accompagnare il percorso di formazione con molti materiali didattici, suggerire articoli e testi, dare cenni bibliografici. Nella prima fase i performer vanno guidati a distruggere il legame di dipendenza con l'ignoranza da cui provengono. I performer dovranno - prima di negare una pratica - avere la certezza della motivazione. Documentarsi, prendere una posizione salda su quanto pensano. Pena il lento allontanamento mentale dalla pratica teatrale. Artaud, Levi Strauss, la lettura del Ramo d'Oro, tutti i testi magici moderni e antichi, l'opera di Jan Fabre. Questi alcuni riferimenti da seguire.
Il lavoro del trainer è difficilissimo. Egli dovrà non trasformarsi in un professorino. Per dare informazioni senza trasformarle in dottrine, dovrà mettersi al livello dello studente. Come si impara dunque? Una delle pratiche che suggeriamo è la raccolta di testi, la creazione di una bibliografia. Questo lavoro si puo fare - e suggeriamo di farlo - insieme agli studenti. Scelto un tema, si raccoglie tutto il materiale possibile a riguardo. Un incaricato puo andare in biblioteca a prendere tutti i testi che trova. Una ricerca approfondita puo dare il frame giusto di riferimenti per giustificare future azioni. Il mago sa che la cultura è un modo di baipassare le regole ed i divieti. La cultura infatti è generata dall'uomo e dal mago. Non è qualcosa che esiste in se. Ma sul piano della comunicazione, è meglio seguire il metodo della scoperta. Gli studenti cercheranno informazioni e useranno quelle informazioni come base mentale. L'idea di "questa è pure follia", verrà sostituita con "questa cosa l'abbiamo tratta da quel libro". Niente deriva da niente. Ogni cosa deriva da un suo precedente. Un'idea è un mostro che diventa sempre piu ciccione. Ogni cosa, se alimentata, cresce. Perciò ogni singolo gesto dei performer deve avere un precedente. Questo precedente puo basarsi sui Diari d'Artista o su testi esterni, fotografie, etc.
L'azione estemporanea e la raccolta di tracce. Parleremo di questo aspetto nel futuro paragrafo.