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Travel On the Road: i colori della Sicilia con nuova Jeep Cherokee 2019



A bordo della nuova Jeep Cherokee 2019 abbiamo vissuto luoghi e colori della Sicilia sud-orientale.

di Emanuele Macaluso

Nel nostro Travel On the Road di oggi vi portiamo in Sicilia, terra dai mille gusti, colori e sapori, talvolta anche socialmente amari, tutti tratti che contraddistinguono questa splendida isola che è anche la regione più grande d'Italia! Abbiamo affrontato il nostro breve viaggio di due giorni a bordo della nuova Jeep Cherokee 2019.

Il contachilometri per il nostro percorso, fatto di autostrada, statale, provinciale, sterrato e viuzze dei paesi, si è fermato a 436 km effettuati in tutta calma, senza trascurare le nostre papille gustative, organi sensoriali che vengono messi a dura prova in Sicilia! Settembre è il periodo ideale per visitare le mete più ambite dai turisti, meno affollate in questo periodo!

C'è poi il clima, che si mantiene estivo fino alla fine del mese, con qualche pioggia o temporale improvviso che sottolinea quanto il clima diventi sempre più tropicale in queste zone. La temperatura dell'acqua del mare è molto più alta e l'aria è sempre abbastanza umida. Ci si abitua presto a non guardare troppo spesso l'orologio e ad ammirare i colori della natura per la maggior parte incontaminata.

On the Road con la nuova Jeep Cherokee 2019


Compagna della nostra avventura sicula, la nuovissima Jeep Cherokee 2019, il SUV del brand americano che si rinnova nel look e nei contenuti. Sotto al cofano della "nostra" Cherokee troviamo il Multijet II da 2.2 litri, in questa versione (la Overland) capace di 195 cavalli e 450 Nm di coppia. La trasmissione abbinata è di tipo automatico a 9 rapporti.

Si cambia, si ringiovanisce, ma soprattutto ci si presenta all’appello con fari a LED con luci diurne e fendinebbia impreziositi da finiture lucide. Presenza fissa la calandra Jeep, mentre in coda una sottile cornice di luci a LED rosse avvolge gli stop e gli indicatori di direzione. Meno laboriosa, ma altrettanto efficace, la riconfigurazione del portellone, che si adorna di una barra luminosa integrata e di una maniglia posizionata più in alto per una maggiore praticità. Una comodità che cela un vano più capiente che in passato. La quota bagagli fa segnare un più 70 litri ripartiti dal fondo al tetto. Così la soglia passa da 570 a 1.555 litri a seconda che la seduta posteriore sia abbattuta o meno.

Jeep Cherokee restyling: più ricca meno cara. Primo contatto Jeep Cherokee restyling: più ricca meno cara. Primo contatto

Tanto spazio anche alla tecnologia, grazie al sistema Uconnect di quarta generazione con schermo touchscreen da 8,4" ad alta definizione dotato di funzionalità Apple CarPlay e Android AutoTM. Tanta attenzione anche alla sicurezza di conducente e passeggeri. Sono numerosi gli ADAS disponibili alla guida.

La dotazione completa prevede: Active Forward Collision Warning-Plus e Pedestrian Emergency Braking, Advanced Brake Assist, Adaptive Cruise Control-Plus, LaneSense Lane Departure Warning-Plus, Blind-Spot Monitoring con Rear Cross Path Detection, telecamera posteriore ParkView con griglia dinamica, Active Speed Limiter e otto airbag di serie.

Partenza: Punta Secca (RG) - La Casa del "Commissario Montalbano"


Il nostro viaggio in Sicilia parte all'insegna di uno dei "miti" dei giorni nostri, un personaggio che - grazie alle doti poetiche, pittoresche e narrative di Andrea Cammilleri - è entrato nel cuore degli italiani portando con se la Sicilia e tutto il suo folklore: il Commissario Montalbano!

La villetta sul mare a "Marinella", dove l'eroico Salvo prende ogni mattina il caffè respirando l'aria smossa dalle acque del Mediterraneo, nella realtà si trova in una piazzetta di Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, la punta sud-orientale della Sicilia. Il piccolo borgo marinaro è diventato, prima grazie al libro e poi alla serie TV, una meta ambita per i tanti turisti appassionati delle controverse vicende del Commissario siciliano.

Lungo la costa, si raggiungono in pochi minuti una serie di spiagge con stabilimenti balneari, ristoranti e B&B che, in alta stagione, si riempiono di turisti nazionali e non, giunti fin qui per ammirare realtà ancora poco conosciute e distanti dall'idea di "turismo di massa".

Vulcano Etna - Catania: la salita "nera" verso il Rifugio Sapienza


La seconda tappa del nostro Travel On the Road in Sicilia insieme alla nuova Cherokee 2019 è il Rifugio Sapienza, una delle mete più gettonate dell'enorme complesso vulcanico che si erge nella parte orientale della Sicilia: l'Etna! Il vulcano, che con un diametro di 40 km, occupa una superficie di 1265 km², ospita tra le sue distese di sabbia e roccia vulcanica, tantissimi luoghi mete di raduno per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.

Dopo una salita lunga circa 30 minuti (partendo da Nicolosi), abbiamo raggiunto il Rifugio Sapienza, a 1910 mt sul livello del mare. Questo ex rifugio alpino ospita oggi turisti, ciclisti e motociclisti che vogliono ammirare uno tra i panorami più belli della Sicilia. Da lì è infatti possibile raggiungere a piedi alcuni crateri spenti e passeggiare sulla sabbia vulcanica .

C'è poi la funivia che, in inverno, permette ai visitatori di raggiungere le stazioni sciistiche, molto suggestive quando il bianco della neve entra in forte contrasto con le rocce scure del vulcano. Le strade che "si arrampicano" verso i punti più alti dell'Etna sono letteralmente luoghi di culto per tantissimi motociclisti e ciclisti che vogliono divertirsi ammirando lo spettacolare paesaggio che si estende alle pendici di questo grande Vulcano!

Valle dei Templi - Agrigento: profumi e colori dell'Antica Grecia!


Una volta lasciato l'Etna, abbiamo affrontato circa 2h.30m di autostrada (200 km esatti) per raggiungere la provincia di Agrigento, dove si trova la famosa Valle dei Templi. Questo luogo suggestivo racchiude in se circa 2500 anni di storia, raccontata attraverso i resti (la maggior parte in ottimo stato di conservazione) dei templi eretti nei secoli dalle varie popolazioni che hanno abitato queste suggestive colline.

Oggi, in un parco archeologico ampio circa 1300 ettari, è possibile ammirare più di dieci diversi templi, affiancati da resti di necropoli, antiche comunità, opere idrauliche, giardini e fortificazioni costruite per difendere l'antica città di Akragas dagli attacchi di pirati ed eserciti provenienti da ogni parte del Mediterraneo.

Qui di seguito i templi restaurati e ammirati ogni giorno da migliaia e migliaia di turisti provenienti da tutto il Globo:

- Tempio della Concordia
- Tempio di Giunone
- Tempio di Zeus Olimpio
- Tempio di Ercole
- Tempio dei Dioscuri
- Tempio di Efesto
- Tempio di Atena
- Tempio di Demetra
- Tempio di Ascelpio
- Tempio di Ispide
- Tempio di Demetra

L'UNESCO ha giustamente dichiarato più di 20 anni fa questo parco archeologico patrimonio dell'umanità. Tutt'ora, sono in corso numerose ricerche che negli ultimi anni hanno permesso agli archeologi di portare alla luce resti di altre grandi opere andate distrutte negli anni.

Oltre ad essere una delle mete più ricercate per i turisti, all'interno di alcune zone più ampie della Valle dei Templi vengono organizzate mostre, spettacoli e addirittura concerti. Pensate che addirittura Google, qualche anno fa, ha scelto proprio la splendida cornice dei Templi di Agrigento per ospitare a cena gli ospiti dell'annuale Google Camp estivo!

Scala dei Turchi - Realmonte (AG): una tra le spiagge più caratteristiche della Sicilia


Ancora in tempo per goderci uno spettacolare tramonto sul mare, abbiamo raggiunto - ad appena 20 minuti dalla Valle dei Templi - il territorio di Realmonte, dove migliaia di turisti ogni anno si recano per ammirare la particolarissima scogliera di marna bianca chiamata Scala dei Turchi.

Con un fondale di rocce e un'acqua cristallina, questa spiaggia della provincia di Agrigento è stata così chiamata perché negli secoli ha registrato gli sbarchi di pirati e saraceni provenienti dalle coste africane e turche che si affacciano sul Canale di Sicilia. La particolare conformazione di questa montagna sul mare e il fondale profondo garantiva ai pirati un facile approdo per poter poi attaccare villaggi e fortificazioni della zona.

Oggi, per raggiungere questo luogo, bisogna percorrere in discesa una lunga serie di gradini che porta ad una spiaggia di sabbia che si estende ai piedi di questa scogliera. Una volta giunti, bisogna cercare un posto dove lasciare i propri effetti personali prima di risalire la scogliera per scattare qualche foto suggestiva o fare qualche tuffo nelle limpide acque del Mediterraneo.

Dopo aver trovato una posizione comoda e un po' di spazio, si può godere (meglio se in dolce compagnia) dello spettacolare tramonto sulla scogliera di Capo Rossello, poco più avanti verso OVEST!

Castello di Poggiodiana - Ribera (AG): scorci di Medioevo


Proseguendo più avanti sulla SS115, ci addentriamo nel territorio di Ribera, cittadina famosa sopratutto per la grande produzione di arance "bionde", conosciute in tutto il mondo! E proprio tra gli aranceti, a pochi passi dal centro storico del paese che diede i natali a Francesco Crispi, raggiungiamo un luogo antico e ricco di miti e leggende: il Castello di Poggiodiana.

I resti di questa grande fortezza sorgono su una collina alta 200 mt che si affaccia sul Fiume Verdura. La parte più importante e molto suggestiva dell'intera area archeologica è la Torre, una struttura alta 25 metri con una circonferenza di 30 metri, uno scorcio del Castello conservato benissimo e che offre la possibilità di accedervi (a proprio rischio e pericolo) all'interno e di affacciarsi dal punto più alto per scorgere un panorama mozzafiato.

Questo Castello risale al XII secolo, quando i Normanni decisero di costruire una fortezza per proteggere le piccole comunità che sorgevano sul fiume Platani e ai piedi di Caltabellotta. Superato il periodo medioevale, il Castello di "Misilcassino" entrò in possesso della famiglia Chiaramonte e poi di Guglielmo Peralta. I Conti Luna se ne impadronirono nel XV secolo e lo chiamarono Castello di Poggiodiana in onore della figlia del principe di Paternò Luigi Guglielmo Moncada, ovvero Diana Moncada, moglie del Conte Vincenzo Luna.

Oggi è un'attrazione turistica poco valorizzata, oggetto di numerosi diverbi tra amministrazione comunale e Sopraintendenza regionale. È un sito che potrebbe offrire numerosissime risorse al territorio al quale appartiene, un luogo che ha tanto da raccontare e che regala tutt'attorno un panorama mozzafiato!

"Sciacca (AG): tra pesce, corallo, ceramiche e Carnevale!


Sempre sulla SS115, proseguendo verso Trapani, raggiungiamo la Città di Sciacca, il comune più popolato dopo il capoluogo di provincia (Agrigento) che racchiude in se tantissime tradizioni culturali e tanta storia! Sciacca è un'antica città marinara dove il porto ospita la seconda flotta peschereccia più grande della Sicilia.

Tra le "viuzze" del centro, si nascondono numerose chiese, alcune delle quali molto antiche! Sciacca è conosciuta per le bellissime (e coloratissime) ceramiche, prodotte e decorate a mano, e per il corallo, con il quale abili artigiani realizzano gioielli di alto valore! Sciacca è anche cultura e divertimento, visto che è la sede di una delle feste di carnevale più famose d'Italia, ovvero il Carnevale di Sciacca.

Nel mese di febbraio, le vie del centro si riempiono di carri allegorici animati e gruppi mascherati che sfilano a suon di musica tra le migliaia di turisti che arrivano da ogni parte della Sicilia e non. Oltre al carnevale, molto sentita anche la festa della Madonna del Soccorso, che si celebra il 2 di febbraio e il 15 di agosto, dove il simulacro della Madonna viene accompagnato per le vie del centro (in segno di devozione) dai marinai scalzi.

Scheda viaggio: Travel in 48 ore


Itinerario:
Punta Secca, Nicolosi, Rifugio Sapienza (Etna), Valle dei Templi (Agrigento), Scala dei Turchi (Realmonte), Castello di Poggio Diana (Ribera), Sciacca (AG).

Automobile: Jeep Cherokee 2019 2.2 195 cv cambio automatico 9 rapporti

Chilometri totali: 436

Carburante: 55 lt

Dove mangiare: Scjabica Ristorante (Punta Secca), Rifugio Sapienza (snack sull'Etna), La Terrazza degli Dei (Valle dei Templi, Agrigento), Osteria dei Folli (Realmonte), Quelli di Pianagrande (Ribera), Porto San Paolo Ristorante (Sciacca).

Dove Dormire: B&B La Casa di Montalbano (Punta Secca), B&B Cinque Elementi (Scala dei Turchi, Realmonte) , Casa vacanze Villa Fontana di Campo (Ribera), Hotel Villa Calandrino (Sciacca)

Giorno 1: Partenza da Punta Secca, direzione Etna; Snack a Rifugio Sapienza e foto panoramiche sull'Etna; autostrada verso Valle dei Templi; visita ai Templi (5h circa) aperitivo presso Lounge Beach Scala dei Turchi; pernottamento.

Giorno 2: Bagno presso Scala dei Turchi; pranzo a "Lustru di Luna", Siculiana Marina; bagno pomeridiano presso Riserva Naturale Torre Salsa; prima del tramonto visita al Castello di Poggio Diana a Ribera; partenza per Sciacca; granita presso Bar "Roma" dello "zio Aurelio"; cena al ristorante Porto San Paolo, giro per le vie del centro e birra in uno dei tanti pub; pernottamento presso Hotel Villa Calandrino.

Iniziativa realizzata in collaborazione con Jeep



Source: http://www.travelblog.it/post/198642/travel-on-the-road-i-colori-della-sicilia-con-nuova-jeep-cherokee-2019
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