JustPaste.it

Le notizie sulla Nord Corea sono difficili da controllare, non di rado sono mescolate alla propaganda. Da parte del regime e dei suoi avversari. Dunque prudenza doppia. Nuovi report – descritti dal Washington Post – raccontano di un Kim Jong piuttosto inquieto. Il leader ha richiamato all’ordine i funzionari per fronteggiare la crisi economica e il Covid. Un paio di persone sarebbero state fucilate come ammonimento generale, si tratterebbe di un cambiavalute e di un ufficiale addetto ai controlli sulla frontiera. 

Il Maresciallo, secondo fonti sud coreane ha due preoccupazioni. La prima. Gli scambi con la Cina, partner fondamentale e insostituibile, sono crollati in modo drastico. Le autorità, quando è esplosa la pandemia, hanno chiuso il confine e creato una zona cuscinetto. Misure drastiche per evitare la diffusione del contagio. Nessuno sa quanti casi si siano registrati nel paese, visto che la nomenklatura nega. Ma gli appelli ripetuti del numero uno a vigilare e le foto diffuse dal giornale del partito sono indizi dei timori. Il quotidiano è pieno di immagini che mostrano tutti con la mascherina in qualsiasi situazione di lavoro oppure illustrano l’attività di bonifica. La sola eccezione riguarda le riunioni presiedute dal numero uno, ma è altamente probabile che i partecipanti abbiano superato i test medici. Un racconto con un capitolo spy: hackers nord coreani hanno preso di mira la compagnia britannica AstraZeneca impegnata nello sviluppo del vaccino. 

La seconda inquietudine per Pyongyang arriva dall’altra parte dell’Oceano Pacifico: l’elezione di Joe Biden. Ad oggi non c’è stata alcuna reazione ufficiale, il potere rosso segue in silenzio e probabilmente sperava nella conferma di Donald Trump. Aspettano di vedere quali saranno le future mosse del presidente democratico, temono sia meno comprensivo e più attento alle violazioni su armi o diritti umani. Gli osservatori non escludono che Kim possa mettere alla prova la «nuova» Casa Bianca con un gesto di sfida, tipo il lancio di un missile. Lo hanno sempre fatto con ogni cambio della guardia negli Stati Uniti. E’ anche vero, però, che il leader ha dimostrato di agire al di fuori degli schemi e quindi potrebbe ritenere più saggio evitare la provocazione. 

G. Olimpio per il Punto Corsera