JustPaste.it

CAPITOLO 2
II contatto diretto con il vostro subcosciente
Nel programma di miglioramento personale che cercate di realizzare, quanto avete imparato sul subcosciente, vi permetterà di influirlo onde scoprire le ragioni dei vostri comportamenti negativi e le cause di quelle condizioni che vorrete modificare od eliminare. Potrete così servirvi del vostro subcosciente perchè cominci a funzionare in vostro favore e possiate avere un beneficio dalle sue grandi possibilità. La conoscenza delle ragioni e delle cause che provocano certi risultati è uno dei principali scopi da ottenere per poterli modificare. Attraverso questa introspezione ci si offre una considerevole quantità di mezzi.
E la psicanalisi?
Le tecniche più comunemente usate in psicanalisi per giungere a una tale conoscenza, si fondano sulla libera associazione delle idee e l'interpretazione dei sogni. Per «libera associazione» s'intende l'espressione senza reticenze di tutti i pensieri. Il soggetto dice ciò che gli passa per la mente, senza reticenze e senza timore della vergogna che gliene potrebbe derivare. Gli si inculca il concetto che è assolutamente necessario preoccuparsi solo di se stesso, e di niente altro al di fuori di sè. Del resto, per -i pensieri che gli sembrano meno importanti, se ne possono incaricare i sensi. Ma non è facile imparare ad esprimersi così liberamente. E infatti occorre un certo lasso di tempo perchè il soggetto arrivi in tal modo a dire tutto quanto gli passa per la mente. Alcuni trovano in ciò una difficoltà insormontabile. Evidentemente un tale metodo richiede molto tempo; poichè il nostro pensiero può gravitare su soggetti del tutto banali e insignificanti. Tendiamo infatti a tacere ciò che per noi è spiacevole. Certi pazienti si fossilizzano e le sedute si succedono alle sedute senza che si ottenga qualcosa di utile. Il paziente invece dovrebbe gradatamente, almeno in teoria, giungere alla radice dei suoi turbamenti, ed anche solo tale conoscenza dovrebbe farlo recedere. Allorchè la conoscenza raggiunge la superficie, dovrebbe avvenire una certa assimilazione mentale così da produrre un cambiamento dal punto di vista del subcosciente. Molto spesso i sogni si rivelano ottimi «fili di Arianna»! Se il sogno non si complica troppo, può essere facile comprenderne il significato, ma è necessario che non sia mascherato da simboli oscuri. E sempre necessario avere cognizioni speciali e molta abilità per comprendere il significato di un sogno. A tale proposito, i «libri popolari» d'interpretazione dei sogni, detti anche «chiave dei sogni», non hanno alcun valore reale e sono intessuti di idee insensate e fantasie, se non proprio di falsità. Per familiarizzarsi in questo campo, si possono leggere testi di psichiatria che insegnino ad interpretare un sogno in modo inequivocabile. Testi per altro appassionanti per chi li legge. Per la propria auto-terapia, può essere utile uno di tali libri, se ne avete il tempo, ma non è indispensabile. La psicanalisi è un metodo di trattamento ormai sperimentato, ma che necessita di troppo tempo ed è così costoso che finisce per essere riservato a gente che ha molti mezzi. E difficile ottenere indicazioni statistiche esatte circa le cure che ha al suo attivo. Ma dalle pubblicazioni esistenti si deduce che tale trattamento non guarisce che una persona su quattro. Altri metodi sono invece più rapidi e danno migliori risultati; l'ipno-analisi ad esempio è una variante dei metodi analitici quando il paziente è sotto ipnosi. Si ottengono gli -stessi scopi ma più rapidi.
Altri aspetti della scrittura automatica
La scrittura automatica è probabilmente il metodo ideale per ottenere informazioni circa il subcosciente. Bisogna arrendersi all'evidenza: il subcosciente sa esattamente ciò che provoca le nostre difficoltà emozionali o le nostre malattie psicosomatiche. E sono tali informazioni che noi cerchiamo. Con la scrittura automatica possiamo interrogare il subcosciente, che automaticamente risponde. Il subcosciente può talvolta darci informazioni volontarie. Talvolta però certi ripensamenti possono impedire di ottenere l'informazione desiderata. La scrittura automatica è un fenomeno affascinante. Le parole si susseguono generalmente senza sosta. Talvolta la scrittura è leggibilissima, altre volte le lettere sono deformate e la rendono difficile. Inoltre la scrittura può essere molto lenta, o, al contrario, si può vedere la mano che scorre sulla carta, come volasse. Normalmente la scrittura va da sinistra a destra, ma può essere anche al contrario, o rovesciata, per cui per leggerla occorre uno specchio in cui si rifletta. A volte può essere anche una combinazione fra queste varie forme. Spesso si trova un condensato di parole. Come ad esempio la parola «dodicesimo», è scritta «2 esimo» ed ancora, la cifra 2 può rimpiazzare semplicemente tutte le lettere inutili.
Altri metodi di comunicazione diretta con la coscienza centrale
Poichè non è sempre possibile utilizzare il metodo della scrittura automatica per mancanza di tempo o per altre ragioni, si può ricorrere ad una variante di tale fenomeno accessibile a tutti. Occorre predisporre un codice di comunicazione, a mezzo di segni controllati dal subcosciente. Nel linguaggio specialistico tale codice viene chiamato «responso ideo-motore». Le domande devono essere fatte in modo tale che il subcosciente possa rispondere con segni significanti a loro volta «sì» oppure «no». Tali segnali vengono dati per mezzo dei movimenti di un oggetto che si usa come pendolo.
Il 'metodo del pendolo
Si può usare come pendolo qualsiasi oggetto leggero, come un anello o una rotella meccanica. L'oggetto va appeso ad un filo di 12 o 17 cm. di lunghezza. Alcuni grandi magazzini vendono una pallina luminescente appesa ad una catenella, che può benissimo essere utilizzata a tale scopo; essa è venduta generalmente come mezzo per predire il futuro e non che una variante della tavoletta di Onija. Il pendolo è impiegato da più centinaia d'anni come mezzo per predire il futuro. Ma la utilizzazione che noi ne facciamo non ha nulla a che vedere con questo fatto. Noi lo utilizzeremo per ottenere segnali dal subcosciente. E di gran lunga il modo più facile e più rapido per conoscere le cause delle nostre malattie emozionali e di altre ancora. Questa tecnica è stata insegnata, a molte migliaia di praticanti e ad un piccolo gruppo di medici, dentisti e psicologi raggruppati sotto il nome di «Simposio d'ipnosi». Venne utilizzata in molte migliaia di casi con eccellenti risultati, e tra coloro che la praticavano c'erano molti medici. Per utilizzare il pendolo, dovete tenere il filo o la catenella tra il pollice e l'indice, appoggiando a sua volta il pollice al bracciolo di un divano, ad un tavolo o ad un ginocchio. In questo modo il pendolo può muoversi liberamente. Può oscillare secondo 4 posizioni di base, e cioè:
a) nel senso delle lancette dell'orologio b) nel senso contrario alle lancette dell'orologio c) da sinistra a destra d) nella direzione del vostro corpo.
La scelta del senso del movimento è lasciata al vostro subcosciente. Un movimento del pendolo significa «sì» l'altro «no», il terzo può voler dire «non so» e il quarto «non posso rispondere a questa domanda».
Quest'ultima risposta può essere importante, poichè serve a indicare una forma di resistenza del subcosciente. Potete fissare arbitrariamente all'inizio il significato di ciascun movimento, ma è meglio lasciare questo compito al subcosciente. Si stabilisce così una miglior collaborazione e vi troverete la prova che il subcosciente ragiona e pensa. Tenendo il pendolo dovrete, volontariamente, muovere in ciascuna delle 4 direzioni indicate, e poi tenerlo immobile, domandando quale posizione significhi «sì». Non è necessario dirlo, ma basta che pensiate a ciò mentalmente. Non si tratta cioè di chiedere al subcosciente di scegliere tra le 4 posizioni, quella che per lui significa «sì»! Il pendolo funzionerà meglio se lo fissate con il vostro sguardo. I)i solito, comincia ad oscillare dopo qualche secondo, ma talvolta capita che resti fermo un momento, come se «volesse scaldare il motore». Se il pendolo non si mettesse ad oscillare rapidamente, pensate fortemente e più volte alla parola «sì». Accertatevi di non imprimere voi stessi un movimento qualsiasi al pendolo. Provate a tenerlo immobile e vi accorgerete che esso si muove di propria iniziativa. Qualora non ci fosse nessuna oscillazione, domandate a qualcun altro di porre le domande per determinare il significato dei 4 movimenti. Quando avrete potuto determinare la posizione di risposta affermativa, ponete le domande per stabilire il movimento che indichi «no», e successivamente, per «iure i movimenti restanti, fate scegliere la posizione dell' «io non su», ed il quarto movimento sarà per forza «io non voglio rispondere». Troverete certo interessante questo modo di agire. Coloro che assistono emettono sovente grida di sorpresa quando il pendolo oscilla per dare la sua risposta. Lu oscillazioni possono essere anche di debole ampiezza, ma, in generale, esse formano un arco ben chiaro e distinto. Tutto ciò non ha nulla di straordinario. Anche i più scettici debbono riconoscere che il subcosciente pensa e ragiona, e che può insieme controllare i movimenti muscolari. Tali movimenti sono costantemente oggetto di controllo da parte del subcosciente. Mentre voi leggete questa mia affermazione, il vostro subcosciente controlla i vostri muscoli respiratori. Quando camminate non pensate affatto tutti i movimenti e la loro coordinazione: e pertanto da bambini, avete dovuto imparare a camminare. Dopo i primi passi e numerose cadute, si è stabilito un riflesso condizionato e il vostro subcosciente ha preso il controllo di tutti i muscoli in questione. Quando camminate dunque i vostri movimenti divengono automatici. E così avviene quando si incomincia a battere a macchina. Scrivereste assai lentamente se doveste pensare alla posizione di ogni tasto e alla forza necessaria per batterlo. Ogni sperimentatore constaterà, quasi senza eccezione, che il pendolo si muove per rispondere alle domande che gli vengono poste. Se non dovesse oscillare per mezzo vostro, sarebbe sicuramente una prova di resistenza del subcosciente. Potrebbe significare che cercate di fargli dire qualcosa che esso non è disposto a farvi conoscere.
Il metodo del movimento delle dita
Vi è un metodo consimile per interrogare il subcosciente; si tratta di utilizzare le risposte ottenute con il movimento delle dita sotto il controllo involontario. Nello stesso stato di veglia, tale metodo esige un po' più di tempo e necessita di maggior sforzo che non il primo. Ma sotto l'effetto dell'ipnosi, sono rari quelli le cui dita resteranno immobili senza rispondere. Talvolta si ottengono risposte con il movimento delle dita, allorquando il pendolo non risponde, e talvolta succede il contrario. Per decifrare tali movimenti, ponete la mano sul petto, o sullo schienale di una sedia. Le dita devono essere libere nei movimenti e ben distese. Tosto chiedete al vostro subcosciente di scegliere una delle dieci dita che deve significare la risposta «sì». Quando un dito si è sollevato, ponete la domanda per ottenere indicazioni del «no», e così di seguito. Assicuratevi di non muovere le dita volontariamente. Se preferite, potete scegliere da soli, arbitrariamente, le dita che corrispondono a tali risposte. E così l'indice destro potrebbe significare «sì» mentre il sinistro indicherebbe «no»; il pollice destro potrebbe indicare «io non so», mentre il sinistro indicherebbe «io non voglio rispondere». Certamente potete utilizzare altre dita, se lo preferite, come ad esempio una stessa mano solamente. Osservate le vostre dita con molta attenzione allorchè interrogate il vostro subcosciente e gli chiedete di fare qualche movimento indicativo, per mezzo di esse. Sentirete probabilmente come un picchiettìo nel dito che sia per muoversi, poichè i suoi muscoli incominciano a sollevarlo sia pure leggermente. Utilizzando il pendolo o il movimento delle dita, assicuratevi di non fare alcuno sforzo voluto, quando ponete le domande, e fate tutto il possibile per non suscitare- una risposta scientemente (cioè spinti dalla vostra volontà).
Come interrogare il subcosciente
La formulazione delle domande richiede una certa abilità ed una certa esperienza. I fatti che vi narreremo vi familiarizzeranno un tale problema. Ricordatevi che il subcosciente prende tutto alla lettera. Le domande devono essere quindi fatte in esatto riferimento al vostro pensiero. Può capitare che, dopo aver ottenuto delle risposte, voi constatiate che il pendolo oscilli in diagonale, o che il dito che si muove sia diverso da quello da voi interrogato. In questo caso è il vostro subcosciente che tenta di dirvi qualcosa. Ciò può anche significare un «può essere» od anche «ciò si potrebbe». Ma può anche indicare che la vostra domanda non è stata abbastanza chiara, e che quindi non può ricevere una risposta adeguata. Quando utilizzate una tale tecnica per la vostra auto-terapia, è meglio che fissiate per iscritto le domande che intendete fare, assicurandovi in primo luogo che siano precise e ben formulate. Notate altresì le risposte che ne ottenete. Oltre all'uso che potrete farne nel vostro trattamento, giudicherete indubbiamente l'utilità di avere altre informazioni dal vostro subcosciente, oltre a quelle già ottenute. Se, in dubbio, doveste fare una scelta, il vostro subcosciente vi aiuterà, poichè esso può accedere ad uno schedario completo di cui la vostra memoria non ricorda nulla o quasi. Spesso quando intuite qualcosa, o vi tormentate per questo o quello, potete lasciare il compito di sbrigarsela al vostro stesso subcosciente. Vi capita per esempio di perdere un oggetto, che non riuscite più a trovare? Il vostro subcosciente può benissimo aiutarvi a localizzarlo. Quando vi sarete familiarizzati con questo metodo, vi si presenteranno ancora moltissime altre possibilità. Comunque desidererei sconsigliarvi formalmente dal cercare di farvi predire il futuro dal vostro subcosciente! E vero che alcuni fatti ci fanno pensare che questa parte della nostra mente possa avere talvolta qualche nozione del nostro futuro, ma non esiste di ciò ancora una vera prova scientifica. Otterrete probabilmente delle risposte alle vostre domande sul vostro avvenire, se il vostro subcosciente è dotato di spirito di collaborazione e di una certa buona volontà, ma in realtà si tratterebbe piuttosto di supposizioni della vostra fantasia. Se scegliete questo metodo per sapere quale cavallo vincerà una determinata corsa, ciò rischierebbe di costarvi molto caro! Nelle mie esperienze, ed in quelle riferite da un buon numero di terapeuti che utilizzano la tecnica delle domande «ideo-motrici» del pendolo o del movimento delle dita, le risposte ottenute sono generalmente esatte. Il subcosciente non dà all'inizio delle risposte errate, ma si accontenta talvolta di fare semplicemente sapere che non vuole rispondere. Vi sono però dei pazienti che mentono spontaneamente, ed allora in questi casi le risposte del subcosciente sono necessariamente false. Si può quindi fare una certa riserva fino a che le risposte non possano essere verificate. Nei confronti dei mentitori patologici o dei mentitori per abitudine, il subcosciente può rispondere in modo inadeguato, ma sono casi del tutto eccezionali. Se la risposta ottenuta vi dovesse sembrare errata, è meglio riproporre la domanda ma in forma leggermente modificata. Può darsi infatti che non siate stati abbastanza precisi nel formularla! Sovente nel corso delle mie esperienze personali, ho potuto constatare che il pendolo o le dita rispondono affermativamente, proprio quando il paziente pretendeva il contrario, e cioè che la risposta fosse negativa. Ma, invariabilmente la risposta del subcosciente era per me quella valida. Un'altra versione di questo tipo di domande, è l'interpretazione dei sogni. Ma capita che una «praticante», anche se avvertito, non possa dare una versione sicura del significato del sogno. Si può allora utilizzare il metodo delle domande, perchè è proprio il .subcosciente che ha provocato il sogno, e che quindi ne conosce il simbolismo ed il significato intrinseco. Si avrebbero così alcune possibilità diagnostiche, anche se tale dominio non sia ancora stato ben esplorato scientificamente. Il subcosciente può dire in modo certo se si tratta di una malattia organica o puramente fisica, oppure se essa abbia un retrofondo emozionale o psicologico. È possibile che il subcosciente possa indicare quale organo o quale parte del corpo siano intaccati dalla malattia; ma un medico che usasse il metodo delle domande, non potrebbe non preoccuparsi di fidarsi meno della propria diagnostica e delle sue cognizioni mediche, piuttosto che delle indicazioni offerte dal subcosciente del suo paziente. In caso di dubbio, egli può usare il metodo delle domande, ma all'unico scopo preciso di verificare la propria diagnosi. Taluni medici hanno già usato questa tecnica, ed in seguito, hanno potuto verificare che il responso ottenuto era effettivamente esatto e rispondente alle loro diagnosi. Una giovane cliente si lamentava un giorno di forti dolori al bacino. Il giorno prima di venire da me aveva consultato il suo ginecologo. Egli l'aveva esaminata, pensando che potesse trattarsi di un parto extra-uterino, o di qualche altra causa, ma non aveva trovato le ragioni organiche di tali violenti dolori. Quando lei venne da me, i suoi dolori erano aumentati ancora, e mi chiese se il pendolo avrebbe potuto darci un responso che servisse a spiegare l'origine del suo male. Ponemmo allora al pendolo qualche domanda: la risposta alla domanda se si trattasse veramente di un parto extra-uterino, fu positiva. La rinviai quindi d'urgenza dal suo ginecologo, poichè avevamo ormai trovato la causa sicura dei suoi dolori violenti. Egli infatti avendo eseguito sulla paziente un esame più approfondito, scoprì effettivamente che si trattava di un parto extra-uterino, e così furono prese le misure necessarie, ed in poco tempo l'ammalata si ristabilì. Un'altra esperienza interessante fu fatta da un gruppo di ostetrici e di altri medici generici che agivano in collaborazione, comunicandosi di volta in volta il risultato del loro lavoro. Il quesito di tale esperienza era il seguente: poichè il subcosciente ha delle cognizioni confuse, è possibile che il subcosciente di una donna incinta possa determinare il sesso del bimbo che nascerà? Con l'aiuto del pendolo o mediante la tecnica delle dita, si interrogarono 402 donne, di cui ben 360 indicarono in maniera esatta il sesso del nascituro. In tre casi inoltre le pazienti sapevano che avrebbero partorito dei gemelli, e di essi quanti i maschi e quante le femmine. Negli altri casi dove si riscontrarono errori, le donne interrogate avevano indicato (erroneamente s'intende) il sesso da esse desiderato per i loro figli, per cui quasi sicuramente il loro desiderio aveva influito sulla loro risposta, invece di dare quella autentica del loro subcosciente. Se userete questo metodo d'inchiesta con una terza persona, sarà quasi sempre possibile individuare se i movimenti (del pendolo o delle dita) siano coscienti o incoscienti. Con il pendolo o le «lita della mano, sembra che non vi sia alcun movimento, oppure un moto impercettibile, ma esiste in realtà tale movimento, altrimenti il pendolo resterebbe immobile. Ma se la persona che si interroga controlla coscientemente i suoi movimenti, si può vedere la sua mano muoversi, e l'oscillazione «lui pendolo è più pronunciata. Con la tecnica del movimento delle dita, il dito che risponde, trema sempre un po', prima di alzarsi lentamente. Talvolta occorre un certo tempo prima che si sollevi. Con la pratica e l'esperienza, il movimento può divenire sempre più rapido, ma si noterà comunque sempre un certo tremolio prima di sollevarsi. Il dito può sollevarsi anche soltanto una frazione di centimetro, ed anche orientarsi lentamente in posizione verticale. Quando il controllo è volontario, il movimento è sempre dolce e molto più rapido, ed il dito si leva più alto. Osservandolo vi renderete conto se la persona interrogata provochi o meno tale movimento. In tal caso dovete dirle chiaramente (se il movimento è volontario) che il risultato non potrà non essere sbagliato. Nell'auto-trattamento utilizzerete talvolta l'auto-suggestione. Per giungere ad un risultato effettivo, l'idea deve essere accettabile per il subcosciente, altrimenti esso non reagirà. E nell'interrogarlo, che vedrete se il subcosciente intenda veramente giungere al risultato che desiderate.
Altri metodi di investigazione
Vi è ancora un altro metodo per ottenere delle risposte dal subcosciente, anche se non sarà cosi esatto, poichè la mente cosciente può alterare una tale situazione. Si deve immaginare, ad occhi chiusi, di vedere una tavola nera. 'l`osto si pone la domanda al subcosciente, e gli si chiede di scrivere la risposta sulla tavola nera con il gesso bianco. Se avete una fertile immaginazione, e se quel genere di visione vi sarà familiare, giungerete sovente a dei risultati. Quando un tale procedimento funziona, questo metodo si rivela il più rapido, anche se può sembrare il più difficile! Oppure potete usare un altro stratagemma: quando urtate in qualche difficoltà, o per scoprire la causa o l'origine di una certa situazione, potete trasmettere una suggestione al vostro subcosciente, e, se reagisce, avrete la risposta che cercate. Alla sera coricandovi, chiudete gli occhi, e ditevi espressamente che avrete la risposta all'indomani, all'atto del vostro risveglio. Dovete però specificare in modo esatto ciò che cercate. L'esperimento può anche fallire, ma molto spesso troverete una risposta. E noto che i nostri pensieri, in massima parte, sorgono dal subcosciente per associazione d'idee. I nostri pensieri agiscono come eccitanti, gli uni sugli altri. Possiamo quindi dirigere lo svolgimento dei nostri pensieri, ma ciò viene messo in opera dal nostro subcosciente. Gli esempi che riferiremo nel capitolo seguente, vi faranno comprendere come si debbano porre le domande; conoscerete inoltre i vari tipi di domande che vi interessano e come sia necessario formularle. Scoprirete così che è decisamente affascinante utilizzare il metodo del pendolo, ed anche quello del movimento delle dita! L'esplorazione del subcosciente è la chiave della vostra conoscenza personale (oltre a quella degli altri)! Aprirete così la porta che nasconde tutto ciò che determina il vostro carattere, i vostri problemi di comportamento, le vostre noie emozionali e le vostre malattie, le fobie e le paure, o l'ansietà di cui soffrite, ed insieme tanti e tanti altri vostri problemi personali. Quando ne conoscerete i motivi e le cause, vi sarà molto più facile trovarne la soluzione e rendervi padroni della situazione: i vostri mutamenti interiori vi porteranno successo, felicità e salute. Potrete usare anche il pendolo che avrete fabbricato voi stessi. Quanto alla piccola pallina pendente da una catenella, potrete trovarla presso qualche negozio (o sostituirla con una rotellina da orologio), sempre sospesa ad una catenella o ad un filo ben teso. La piccola pallina ha il vantaggio di essere un oggetto che serve n meraviglia per attirare l'attenzione all'inizio dell'auto-ipnosi.
Come sviluppare la scrittura automatica
Prima d'iniziare ad applicare un metodo di miglioramento personale, provatevi ad imparare la scrittura automatica. Può darsi che riusciate a scoprire delle doti in questa nuova disciplina. In ogni caso, dedicatevi un po' del vostro tempo, poichè vedrete voi stesso che ne vale la pena! Sc scarabocchiate con frequenza, la scrittura automatica vi sarà ben più familiare. Vi aprirà l'accesso al vostro subcosciente e vi aiuterà decisamente n realizzare il vostro programma. Sistematevi in modo confortevole su di una semplice sedia. Prendete un'assicella ed appoggiatela sulle vostre ginocchia. In seguito prendete un foglio di carta che possa coprire tutta l'assicella. Se diverrete un buon automa, potrete anche usare tutto un rotolo di carta, svolgendolo all'occorrenza e nella misura della vostra assicella. Non sedete mai davanti ad un tavolo od a qualcosa a cui possiate appoggiarvi; il vostro braccio non avrà mai una libertà d'azione e «li movimento come con una tavoletta sulle ginocchia. Servitevi di una matita molto tenera o di una penna a sfera molto leggera. Invece di tenerla in mano come fate abitualmente, prendetela tra il pollice e l'indice. Tenetela diritta in modo che la punta posi direttamente sulla carta. Incominciate in alto, a destra del vostro foglio. Ordinate tosto al vostro subcosciente di controllare la vostra mano e di scrivere ciò ch'egli riterrà opportuno. Scrivete il vostro nome, tenendo la matita come vi ho indicato più sopra. Fate qualche cerchio, poi ritornate verso il margine superiore destro della tavoletta. Non fate più altri movimenti volontari. Alcuni constateranno che la loro mano si metterà immediatamente a muoversi, ma generalmente occorrono alcuni minuti perchè tale movimento si manifesti. All'inizio potrete avere solo delle linee o figure geometriche, come se fosse necessaria una certa preparazione a ciò che avverrà in seguito. Guardate fissamente la vostra mano e pensate intensamente che essa incomincia a muoversi. Proverete forse una sensazione di formicolio nei vostri muscoli, o perderete qualsiasi sensazione delle vostre braccia come se non vi appartenessero più. Se iniziate a scrivere, sforzatevi di non interpretare le parole che si vanno formando. La scrittura automatica non sembrerà per nulla la vostra scrittura abituale. Le parole probabilmente non saranno separate da spazi tra l'una e l'altra. I movimenti possono essere più o meno irregolari. Le mani possono muoversi lentamente o, al contrario, scivolare letteralmente sulla carta. Potete anche chiudere gli occhi, se volete, per non essere invogliati a decifrare ciò che la vostra mano sta scrivendo. Continuate questo saggio per 20 minuti almeno. Se vi sembrasse necessario, potete anche ricominciare. Per l'auto-ipnosi, questa tecnica vi darà senza alcun dubbio degli eccellenti risultati. Se non doveste arrivare a suscitare in voi una scrittura automatica, non vi scoraggiate. Infatti pare che vi sia una sola persona su cinque che vi arriva spontaneamente, senza parecchi sforzi e molta pratica.
RIASSUNTO In questo capitolo, avete imparato il potere di entrare in comunicazione diretta con il vostro subcosciente e ottenerne informazioni. Potete farlo con il metodo delle domande e risposte, sia utilizzando il movimento del pendolo, sia quello delle dita, ed ancora vedendo parole scritte sul quadro nero, in una «visione del pensiero». Potete anche sviluppare la scrittura automatica e, per suo mezzo, ottenere informazioni più dettagliate. Queste tecniche sono di inestimabile valore per la ricerca delle cause dei vostri mali e per la loro guarigione.

 

tavola_small.jpg